L’Alicante? Un vitigno da “apnea”. Chiedere per credere a Gurrida, cantina proprietaria di un vigneto “subacqueo”. Da circa 200 anni, da novembre ad aprile, le piante “a piede franco” vengono sommerse dall’acqua. Non siamo su un nuovo pianeta scoperto dalla Nasa, ma a Randazzo. Sul versante nord dell’Etna.
Dopo dodici anni – spiega fiero a WineMag,it Gaetano Cesarò, patron di Gurrida – la vendemmia in azienda è stata ripresa ed abbiamo raccolto circa 60 quintali di Alicante dalle nostre vigne secolari”.
Qualità o quantità? Non scherziamo: “È stata una vendemmia discreta, caratterizzata da una quantità minima ma di ottima qualità: come prima annata non si poteva pretendere più di tanto”, chiosa ancora Gaetano Cesarò.
Una realtà che non è solo un’azienda vinicola, ma un vero e proprio concentrato della storia vitivinicola della Sicilia. Il vigneto di Alicante fu voluto dall’ammiraglio Horatio Nelson, che lo fece realizzare dopo essere stato nominato Duca di Bronte dal Re di Napoli. Un riconoscimento per aver sedato una rivolta nella città partenopea.
Nelson, la cui idea era di costituire un nuovo polo vinicolo nell’isola, ben nota agli inglesi che controllavano il commercio del Marsala, fece impiantare dall’enologo francese Fabre mille ettari di Alicante.
Un vitigno noto anche come Grénache. Tra queste nuove piantagioni, ecco il vigneto di Gurrida, sopravvissuto all’arrivo della fillossera grazie ad un fenomeno unico nel suo genere, che ne rivela le doti da “subacqueo”.
Ogni anno, da novembre ad aprile, le viti finiscono in apnea, ricoperte dall’acqua piovana che poi, lentamente, si riversa nei fiumi Alcantara e Simeto grazie alla porosità del terreno. Ancora oggi, seppur con qualche difficoltà dovuta alla riduzione delle piogge, è possibile ammirare il fenomeno.
All’interno dell’azienda, che si presenta con una particolare cantina posta su tre livelli, anche un piccolo museo rurale, che offre la possibilità di vedere le vecchie botti grandi dove veniva custodito il vino negli anni ’40.
“Le hanno forate a colpi di pistola i soldati tedeschi di stanza sull’Etna- spiega ancora a WineMag.it Gaetano Cesarò – per sversare gli oltre 3 mila ettolitri di vino durante la Liberazione da parte delle forze alleate”. Una storia di resistenza che si mescola a quella del vigneto subacqueo di Alicante.
All’interno dell’azienda di Randazzo, anche una fermata della ferrovia Circumetnea, la seconda linea ferrata italiana costruita dopo quella di Napoli, oltre a un vastissimo parco dominato dal lago Gurrida. Un gioiello incastonato nel territorio del Parco dell’Etna, che è possibile visitare grazie ad un sentiero immerso. Nella natura, s’intende.
[metaslider id=54598]
® Riproduzione riservata
sostieni winemag.it
Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.
Dello stesso autore
- Gruppo Branca presenta il Bilancio di Sostenibilità 2023
- Zenato smentisce Il Sole 24 Ore: «La cantina non è in vendita»
- Riduzione accise birra: sì dalla Commissione Agricoltura
- Masi Agricola, Fondazione Enpaia compra altre quote dei fratelli Boscaini
- Dealcolazione: AssoDistil contro produttori di vino sulle accise dell’alcole residuo
Winemag.it, giornale italiano di vino e gastronomia, è una testata registrata in Tribunale, con base a Milano. Un quotidiano online, sempre aggiornato sulle news e sulle ultime tendenze dell’enogastronomia italiana e internazionale. La direzione del wine magazine è affidata a Davide Bortone, vincitore di un premio giornalistico nazionale nel 2024. Editiamo con cadenza annuale la Guida Top 100 Migliori vini italiani. Apprezzi il nostro lavoro? Abbonati a Winemag.it, con almeno un euro al mese: potrai così sostenere il nostro progetto editoriale indipendente, unico in Italia.